mercoledì 11 marzo 2015

UN GIRO IN TRAM PER ROMA - Parte 8


Ripartendo dalla zona del Verano, si svolta subito a sinistra imboccando Viale Regina Elena, viale che attraversa la zona universitaria-ospedaliera sorta tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo.
Appena si imbocca Viale Regina Elena, sulla destra si trova il palazzo dell'Istituto superiore di sanità.
L'ISS, allora denominato Istituto di sanità pubblica, venne ufficialmente istituito nel 1934. I lavori di costruzione dell'edificio principale, opera dell'architetto Giuseppe Amendola e finanziati dalla Rockefeller Foundation, erano cominciati nel 1931.
Dall'istituto dipendevano originariamente quattro laboratori; malarialogia, biologia, chimica e fisica.
La sede del laboratorio di fisica, allora denominato Ufficio del radio, si trovava distaccata, in Via Panisperna. Fu il laboratorio dove lavorarono i famosi Ragazzi di via Panisperna, Enrico Fermi, Rasetti, Segrè, Amaldi, Bruno Pontecorvo, fratello del regista Gillo e fuggito in Unione Sovietica nel 1950, Ettore Majorana, misteriosamente scomparso nel 1938 mentre si recava in traghetto da Napoli a Palermo.
Fu nel laboratorio di Via Panisperna che vennero gettate le basi per la costruzione della bomba atomica che per la realizzazione delle centrali nucleari.

Sulla sinistra invece si trova il lato posteriore della città universitaria de La Sapienza.
L'Università di Roma La Sapienza è la più grande d'Europa, non considerando le università telematiche, con oltre 120000 iscritti. E' una delle più antiche d'Italia essendo stata istituita nel 1303 da papa Bonifacio VIII con il nome di Studium Urbis, nome che ancora appare nel simbolo dell'università. Il nome attuale deriva dal Palazzo della Sapienza, dove nel Seicento papa Alessandro VII pose la sede.
La sede attuale, realizzata in stile razionalista italiano e i cui lavori di costruzione furono pianificati dall'architetto Marcello Piacentini venne inaugurata nel 1935.
L'ingresso principale della Città Universitaria situato su Piazzale Aldo Moro, già Piazzale delle Scienze
Veduta aerea del 1938 della Città Universitaria
Proseguendo, dopo l'incrocio con Viale dell'Università si ha sulla destra l'ospedale odontoiatrico Georche Eastman, e sulla sinistra il complesso del Policlinico Umberto I, il secondo più grande ospedale pubblico d'Italia. La sua costruzione iniziò nel 1883 e venne completata dopo una ventina d'anni. Poche degli edifici originari sono ancora esistenti, la maggior parte sono stati ricostruiti nel secondo dopoguerra.

Al termine del complesso del Policlinico, dopo Piazza Sassari, Viale Regina Elena diventa Viale Regina Margherita, una strada costeggiata principalmente da edifici costruiti tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in concomitanza con l'espansione dell'area urbana di Roma ormai capitale d'Italia. Nel tratto compreso tra Piazza Sassari e Via Nomentana e nelle immediate adiacenze sorgono numerosi villini di pregio realizzati nel secondo decennio del XX secolo da Marcello Piacentini e da suo padre Pio. Uno di questi, posto  quasi all'incrocio con Via Nomentana, è sede dell'ambasciata dell'Arabia Saudita. Sono comunque numerosi gli edifici di interesse architettonico che fiancheggiano Viale Regina Margherita e le piazze che si aprono lungo il suo percorso, alcuni anche di epoca più recente come il palazzo dell'Istituto Gregorio Mendel realizzato tra il 1952 e il 1953 in stile modernista.

Arrivati in Piazza Buenos Aires, che nessun romano chiama così e, anzi, di cui pochi sanno il vero nome dato che per tutti è Piazza Quadrata, scendiamo dal 3 per salire sul 19 per l'ultimo tratto del nostro percorso. Ma prima di proseguire ci concederemo una passeggiata nel quartiere Coppedè, forse la zona più insolita di tutta Roma. Ma ne parleremo la prossima volta

Abbiamo finora percorso circa 8,5 km.

Vincenoz Sangiorgio
St. John Villa Bed and Breakfast - Roma

Link alla parte 7

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