lunedì 23 febbraio 2015

UN GIRO IN TRAM PER ROMA - Parte 7


Uscendo da via dei Reti, si svolta a destra su Via Tiburtina. Dopo un brevissimo tratto sulla destra si apre un ampio spazio costituito dall'unione di Piazzale San Lorenzo e Piazzale del Verano.
La Basilica di San Lorenzo fuori le mura, che qui sorge, è una delle sette chiese che i pellegrini dovevano visitare a piedi in un giorno andando per ottenere l'indulgenza dai loro peccati. Le altre sono le quattro basiliche papali, Santa Croce in Gerusalemme e san Sebastiano fuori le mura.
Le origini della basilica di San Lorenzo risalgono all'epoca di Costantino che qui fece sistemare la cripta di San Lorenzo, martire a Roma alla metà del III secolo. L'edificio fu poi rifatto alla fine del VI secolo e poi nel XIII secolo, quando venne fuso con un'altra chiesa adiacente dedicata alla Madonna costruita nella prima metà del V secolo. Ne scaturì una sorta di cittadella, chiamata Laurenziopoli, di cui successivamente si sono perse le tracce. La basilica fu oggetto di alcune trasformazioni nel periodo barocco e poi, nel corso del XIX secolo, venne rinnovata dal Vespignani, in parallelo all'adiacente Cimitero del Verano. Pesantemente danneggiata durante il bombardamento del 19 luglio 1943, la basilica è stata poi restaurata dandogli nuovamente l'aspetto romanico duecentesco.
La Basilica di San Lorenzo fuori le Mura
Nel 1804 Napoleone Bonaparte emanò l'editto di Saint Cloud con cui si proibiva la sepoltura dei defunti all'interno delle mura cittadine. A questo editto si deve uno dei capolavori della letteratura italiana, I Sepolcri di Ugo Foscolo.

All'ombra de' cipressio e dentro l'urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte l'men duro?

L'editto di Saint Cloud lasciò in eredità a Roma il Cimitero Monumentale del Verano, divenuto con il tempo un museo a cielo aperto di inestimabile valore storico-artistico e testimone della storia della cultura in particolare della seconda metà del XIX secolo e poi del XX secolo.
Il progetto iniziale del cimitero si deve al Valadier, quello definitivo al Vespignani. Sorge su quello che era il campo dei Verani, gens romana di rango senatorio dell'epca repubblicana.
Il luogo era già stato adibito a luogo di sepoltura. Oltre alla cripta di San Lorenzo nell'area si trovano anche le catacombe di Santa Ciriaca, oggi inglobate nel cimitero.

L'ingresso del Cimiterro del Verano con le quattro statue raffiguranti
Meditazione, Carità Speranza e Silenzio
Abbiamo finora percorso circa 6 km.

Vincenzo Sangiorgio
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